Tecnologie innovative
Le tecnologie ambientali innovative minimizzano l’effetto negativo sull’ambiente e possono contribuire ad incrementare l’uso efficiente delle risorse, introducendo alternative più sostenibili, mitigando o prevenendo gli effetti nocivi delle attività umane sull’ambiente.
Startup
Oggi sono sempre più numerose le Startup che hanno basato il loro business model sulla salvaguardia dell’ambiente ed hanno implementato soluzioni innovative per la gestione ambientale.
Candida la tua azienda o Start-up
Se sei un’azienda o una start-up con la missione della sostenibilità ambientale, compila la scheda per aderire all’iniziativa.
Le caratteristiche principali della nostra Piattaforma
A valle del processo di acquisizione delle informazioni avviato da Sogesid S.p.A. e Ferrara Expo S.r.l., attraverso il quale saranno sistematizzate tutte le informazioni sulle singole tecnologie e le startup sotto forma di schede digitali compilate a cura degli stessi operatori e startup che aderiranno a questa iniziativa, sarà restituita al pubblico la mappatura delle tecnologie ambientali innovative.
I dati estrapolati dalle schede compilate confluiranno nel data base di AmbienTech che, tramite una reportistica, potrà essere analizzato e consultato dagli investitori e dagli stakeholder della sostenibilità ambientale con lo scopo di individuare la soluzione ambientale o la start-up con cui avviare la collaborazione.
Lo stato dell’arte del patrimonio tecnologico restituito attraverso questa piattaforma di knowledge management, consentirà di supportare le decisioni di governo dell’ambiente e la programmazione degli investimenti nelle tecnologie ambientali più efficienti ed efficaci.
Alcuni dati sugli investimenti per la protezione dell’Ambiente
Eurostat stima che nel 2023 i Paesi dell’UE abbiano investito circa 67 miliardi di euro in attività essenziali per fornire servizi di protezione ambientale. Questi servizi includevano impianti di trattamento delle acque reflue, veicoli per il trasporto dei rifiuti, acquisizioni di terreni per creare una riserva naturale o tecnologie più pulite per la produzione.
Servizi di protezione ambientale
Circa 40 miliardi di euro (60% del totale degli investimenti per la protezione dell’ambiente) secondo le stime di Eurostat, sono stati spesi dalle imprese, sia specializzate in servizi di protezione ambientale (ad esempio, società private che si occupano di raccolta e trattamento dei rifiuti e di fognature), sia imprese che hanno sviluppato tecnologie e/o metodologie per ridurre le pressioni ambientali.
gestione acque reflue, Qualità dell’aria, rifiuti e protezione suolo
La maggior parte degli investimenti ha riguardato i servizi di gestione delle acque reflue e dei rifiuti, che nel 2023 hanno rappresentato rispettivamente il 41,6 % e il 26,6 % degli investimenti totali per la protezione dell’ambiente.
La protezione della qualità dell’aria ha rappresentato il 10,4% degli investimenti, la protezione del suolo e delle acque sotterranee hanno inciso per il 5,6% e la riduzione dell’inquinamento acustico per il restante 1,1%.
investimenti pubblici e privati a livello EU per la protezione dell’ambiente
La quota degli investimenti, a livello EU, per la protezione dell’ambiente sul totale degli investimenti delle imprese è relativamente bassa. Nel 2023 è stata pari all’1,7 % ed è abbastanza stabile nell’intero periodo. La quota equivalente per le amministrazioni pubbliche è stata pari al 4,5 % nel 2023
Settore industriale con maggiori investimenti EPEA
Il settore manifatturiero, con un volume del 54% nel 2023, ha rappresentato la quota più elevata degli investimenti totali EPEA di società diverse dai produttori specializzati, al fine di prevenire e/o limitare i danni ambientali derivanti dalle produzioni esistenti. Gli investimenti delle società di servizi pubblici hanno rappresentato circa il 17% del totale (con il contributo del settore della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e condizionamento dell’aria al 13% del totale e il contributo del settore della raccolta, del trattamento e della fornitura dell’acqua al 4%) mentre l’estrazione mineraria ed estrattiva ha rappresentato il 2%.